La Provincia di Padova e i suoi Comuni in un progetto condiviso di redazione dei P.A.T.I.
Descrizione delle caratteristiche del P.A.T.I.
Con il suggerimento di intraprendere intese intercomunali (P.A.T.I.), la nuova Legge Regionale n. 11/2004, ha promosso per la prima volta dopo tanti conclamati insuccessi, la possibilità di collaborazioni orizzontali tra Comuni, finalizzate a supportare attraverso politiche territoriali coordinate il raggiungimento di un modello di sviluppo capace di preservare le risorse, di tutelare e dare identità ai luoghi, di offrire servizi di qualità ad imprese e abitanti, di garantire una buona accessibilità. Nell’ottica anche della massimizzazione della spesa pubblica, nell’elevazione del rendimento dei servizi pubblici, etc..
In armonia con le disposizioni della succitata nuova Legge Regionale, la Provincia di Padova, sulla scorta delle strategie del proprio strumento di coordinamento territoriale – P.T.C.P., recentemente adottato, ha assunto l’importante iniziativa che la vede interlocutore nei confronti dei Comuni per la promozione e il coordinamento di attività di rilevante interesse provinciale e che consiste nell’elaborazione, in regime di copianificazione con i Comuni e la Regione del Veneto, dei Piani di Assetto del Territorio Intercomunale.
Sono stati pertanto definiti dal P.T.C.P., i nove ambiti territoriali omogenei per la redazione dei PATI: “Comunità metropolitana di Padova”, “Camposampierese”, “Cittadellese”, “Colli Euganei”, ”Montagnanese”, ”Estense”, “Monselicense”, “Conselvano” e “Saccisica”.
Le Amministrazioni Comunali ricomprese nell’ambito del “Cittadellese”, hanno manifestato la volontà di realizzare due P.A.T.I. distinti : “Alta Padovana” (in copianificazione con la sola Regione) e “Medio Brenta”, mentre i Comuni ricompresi nell’ambito della “Saccisica” di realizzare il P.A.T.I. “Tra Brenta e Bacchiglione” (in copianificazione con la sola Regione) e, per l’appunto, della “Saccisica”.
I Comuni di San Martino di Lupari, San Pietro in Gù, Veggiano, Codevigo e Correzzola non hanno aderito alle iniziative di pianificazione intercomunale.
Il P.A.T.I. è un Piano a medio termine, redatto sulla base di previsioni decennali, volto a definire, per i tematismi che verranno affrontati, gli obiettivi generali e l’assetto urbanistico del territorio, senza però produrre effetti sul regime giuridico degli immobili se non per quanto consegue all’attività ricognitiva e di recepimento di vincoli preordinati, e cioè senza apporre alcun ulteriore vincolo espropriativo e senza assegnare diritti edificatori.
È uno scenario innovativo che impone nuovi sistemi di pianificazione, una nuova “cultura” in grado di interpretare le dinamiche in atto e di “progettare” il futuro valutando la compatibilità degli interventi rispetto alla risorse urbanistico-ambientali del territorio.
Il P.A.T.I. rappresenta quindi una sorta di Piano Strategico volto ad assicurare il coordinamento delle direttive urbanistiche tenendo conto delle caratteristiche insediativo-strutturali, geomorfologiche, storico-culturali, ambientali e paesaggistiche dei Comuni aderenti, in cui vengono individuate le macroscelte in riferimento ai tematismi che verranno affrontati.
Tali temi vengono sviluppati, da una parte in coerenza con le direttive dei piani gerarchicamente preordinati ed, in particolare, del P.T.C.P. adottato e, dall’altra dettando prescrizioni rivolte al successivo livello programmatorio dei P.I., coerentemente con le finalita dell’art. 2 della L.R. 11/04.