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P.A.T.I. Medio Brenta

PATI Medio Brenta

   fase preliminare avviata    adottato    approvato
COMUNE P.A.T.I. P.A.T.
CAMPODORO    
CARMIGNANO DI BRENTA    
CURTAROLO    
GAZZO    
GRANTORTO    
PIAZZOLA SUL BRENTA    
SAN GIORGIO IN BOSCO    
VILLAFRANCA PADOVANA *    

*Comune dell’Area Metropolitana di Padova che condivide l’elaborazione del presente P.A.T.I.

Fasi di attuazione

   Completata    In atto    Da completare
Periodo  
Descrizione
giugno - luglio 2006  
Approvazione Doc. Preliminare e schema Accordo di Pianificazione
novembre 2007  

Approvazione Relazione Ambientale

23/05/2008  
Sottoscrizione dell’Accordo di Pianificazione 
12 e 18 Giugno 2008  
Fase concertativa 
31/10/2008  
Sottoscrizione ufficiale elaborati del P.A.T.I.
dicembre 2008 - febbraio 2009  
Adozione P.A.T.I.
05/03/2009  
Deposito e Pubblicazione 
04/04/2009  
Inizio presentazione osservazioni 
26/11/2010  
Approvazione mediante Conferenza dei Servizi 
22/02/2012  
Ratifica Giunta Provinciale n.49 del 22/02/2012
16/03/2012  
Pubblicazione nel BUR n.21 del 16/03/2012
15 gg. dalla pubblicazione sul B.U.R.  
Entrata in vigore 
 
 

 

Procedure di adozione/approvazione del Piano

P.A.T.I. DEL MEDIO BRENTA - Fase preliminare

giugno - luglio 2006 Approvazione del Documento preliminare e schema Accordo di Pianificazione
 

Documento preliminare
 

novembre 2007 Approvazione Relazione Ambientale
  Relazione Ambientale
(dimensione file 11.5 MB)
23/05/2008

Sottoscrizione dell'Accordo di Pianificazione

 

Accordo di pianificazione
 

12 e 18 Giugno 2008

FASE CONCERTATIVA

 


ELABORATI DI ANALISI PER LA FASE CONCERTATIVA

Tavola A1 - Direttrici viabilistiche
(dimensione file 1.91 MB)

Tavola A2 - Sistema viabilità
(dimensione file 1.81 MB)

Tavola A3 - Sistema viabilità - produttivo
(dimensione file 9.74 MB)

Tavola A4 - Uso del suolo programmato
(dimensione file 10.1 MB)

Tavola A5 - Sistema dei servizi e della viabilità
(dimensione file 9.75 MB)

Tavola B1 - Carta litologica
(dimensione file 15.9 MB)

Tavola B2 - Carta geomorfologica
(dimensione file 9.61 MB)

Tavola B3a - Carta idrogeologica - Parte A
(dimensione file 9.57 MB)

Tavola B3b - Carta idrogeologica - Parte B
(dimensione file 10.9 MB)

Tavola C1 - Carta dell' assetto ambientale e naturale
(dimensione file 10,3 MB)

Tavola C2 - Carta dell' assetto paesaggistico
(dimensione file 10,4 MB)

Tavola D1 - Sistema storico - monumentale
(dimensione file 10,1 MB)

 

 

Verbale incontro del 12/06/2008

Verbale incontro del 18/06/2008

Relazione sull'attività di concertazione e partecipazione
 

 

P.A.T.I. DEL MEDIO BRENTA - Fase di elaborazione, adozione e approvazione 

31/10/2008 Sottoscrizione ufficiale elaborati del P.A.T.I.

decembre 2008 -
febbraio 2009

Adozione P.A.T.I.
 

D.C.C. n. 02 del 11.02.2009 Comune di Campodoro
D.C.C. n. 66 del 19.12.2008 Comune di Carmignano di Brenta
D.C.C. n. 1 del 27.01.2009 Comune di Curtarolo
D.C.C. n. 23 del 18.12.2008 Comune di Gazzo
D.C.C. n. 45 del 23.12.2008 Comune di Grantorto
D.C.C. n. 08 del 27.01.2009 Comune di Piazzola sul Brenta
D.C.C. n. 01 del 27.01.2009 Comune di San Giorgio in Bosco
D.C.C. n. 54 del 17.12.2008 Comune di Villafranca Padovana

 

04/04/2009 Deposito e pubblicazione
 

Avviso di deposito

  Raccolta osservazioni
   
26/11/2010 Approvazione del Piano e controdeduzioni alle osservazioni
  Verbale Conferenza di servizi decisoria, Valutazione Tecnica Provinciale, Parere VAS
22/02/2012 Ratifica
 

Delibera Giunta Provinciale n. 49 del 22/02/2012 - Ratifica P.A.T.I. del Medio Brenta

Estratto BUR n. 21 del 16/03/2012

 

Secondo quanto previsto dall'art. 17 del D.Lgs. 152 del 2006, si rende inoltre disponibile la seguente documentazione:

 

Modello di piano di monitoraggio (estratto da Rapporto Ambientale del Piano)

VAS - Sintesi non tecnica

Dichiarazione di sintesi

 

Contenuti del Piano

Tematismi e struttura del P.A.T.I. del Medio Brenta

Per il territorio del Medio Brenta, coerentemente con quanto previsto dal P.T.C.P., gli obiettivi da perseguire sono i seguenti:

  • elaborazione di una politica territoriale in base alle infrastrutture esistenti ed a quelle programmate;
  • promozione di un'organizzazione razionale delle zone industriali;
  • localizzazione dei centri direzionali e del terziario all'esterno dei centri storici urbani, in prossimità dei grandi nodi di comunicazione, eventualmente prevedendo uno sviluppo ad alta densità insediativa;
  • rilancio e sostegno delle funzioni commerciali e residenziali dei centri storici e delle aree urbane;
  • salvaguardia dell'ambiente naturale, culturale e dei paesaggi, valorizzando contestualmente le risorse umane, naturali e culturali;
  • sviluppo equilibrato delle opportunità insediative, con particolare riguardo alle attività produttive;
  • garantire a tutti - singoli, famiglie ed imprese - l'accesso alle dotazioni territoriali, in specie a quelle di valenza provinciale;
  • perseguire la qualità dell'insediamento urbano-produttivo, sia dell'intera rete urbana, sia delle singole realtà, sul piano funzionale, morfologico e paesaggistico, con l'obiettivo ulteriore di ridurre l'occupazione di suolo, grazie all'azione di rinnovo e recupero delle aree urbane e delle aree per insediamenti produttivi;
  • elevare la mobilità, di persone, cose e informazioni per le esigenze economico-finanziarie in modo sostenibile per l'ambiente, perseguendo gli obiettivi di integrazione e riequilibrio modale, privilegiando i trasporti collettivi su ferro;- tutelare il territorio agricolo e favorire la specializzazione delle produzioni.

Il "Documento Preliminare" sottoscritto da tutti i Comuni aderenti al PATI del Medio Brenta, individua i seguenti tematismi, che sono stati analizzati ed affrontati puntualmente in sede di progetto:

Tema 1: sistema delle interrelazioni funzionali di area vasta
Con specifico riferimento ai processi di periferizzazione indotti dall'area metropolitana di Padova, il P.A.T.I. provvede a:

  • definire politiche territoriali di tutela e valorizzazione dell'identità ambientali e socio-economiche locali;
  • regolamentare i sistemi di sviluppo urbano.

Tema 2: sistema ambientale
Gli obiettivi per la tutela delle risorse naturalistiche e ambientali, e per l'integrità del paesaggio naturale sono:

a. individuazione e disciplina delle aree di valore naturale e ambientale;
b. definizione degli obiettivi generali di valorizzazione in coerenza con le indicazioni della pianificazione sovraordinata, in particolare:

  1. tutela e miglioramento delle reti ecologiche;
  2. tutela del paesaggio fluviale;
  3. salvaguardia dei corsi d'acqua e connessione reciproca e con gli altri elementi ambientali di interesse ecologico (reti ecologiche) e delle aree umide;
  4. gestione delle emergenze naturalistiche di carattere idrogeologico e geomorfologico in particolare dei fiumi Brenta, Ceresone e Tergola, di tutto il fitto sistema di rogge e cave dismesse ora diventate aree umide;
  5. tutela delle aree di valore naturalistico e mantenimento delle biodiversità;
  6. salvaguardia delle emergenze culturali;
  7. tutela delle aree con formazioni vegetali rilevanti, portatrici di valori ecologici, quali aree golenali, in particolare lungo il Brenta, ed ex cave rinaturalizzate, aree umide: Bacino Giaretta, Palude di Onara, Golena di Palazzina, Cava Valente, Cava Trentumozzo, Bacino Zanon.

c. individuazione delle possibili fonti di inquinamento o alterazione delle falde acquifere in relazione al particolare equilibrio idrogeologico dell'ambito del Medio Brenta;
d. salvaguardia dell'acquifero libero, di grande potenzialità ai fini idropotabili, in modo da prevenire il potenziale rischio di inquinamento a causa della presenza importante degli allevamenti zootecnici;
e. controllo a riguardo dell'attività estrattiva in tutta la zona delle risorgive;
f. razionalizzazione dello sfruttamento idrico al fine di evitare l'attuale depressurizzazione degli acquiferi.

Tema 3: difesa del suolo
Gli obiettivi per la localizzazione e la valutazione della vulnerabilità delle risorse naturali, e la disciplina generale per la loro salvaguardia sono:

a. definizione delle aree a maggiore rischio di dissesto idrogeologico e delle aree esondabili;
b. individuazione degli interventi di miglioramento e riequilibrio ambientale da prevedere;
c. definizione di indirizzi e prescrizioni generali per gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico nelle aree urbanizzate o da urbanizzare;
d. definizione delle strategie per il miglioramento degli interventi di gestione del territorio per quanto attiene alla difesa del suolo e dell'equilibrio idrogeologico dei Comuni ricadenti nell'ambito del bacino scolante e controllo dello smaltimento delle risulte zootecniche.

Tema 4: paesaggio agrario e paesaggio di interesse storico
Per il paesaggio agrario, gli obiettivi del P.A.T.I. sono:

a. salvaguardia delle attività e sistemazioni agrarie ambientalmente sostenibili, dei valori archeologici, storici e architettonici presenti nel territorio;
b. conservazione o ricostituzione del paesaggio agrario e del relativo patrimonio di biodiversità, delle singole specie animali o vegetali, dei relativi habitat e delle associazioni vegetali e forestali;
c. salvaguardia o ricostituzione dei processi naturali, degli equilibri idraulici e idrogeologici e degli equilibri ecologici;
d. individuazione di:

  1. aree con tipologie di paesaggio rurale prevalente;
  2. aree con produzione specializzate;
  3. aree con produzione a rischio di impatto ambientale;

e. aree con sistemi ed elementi ambientali di valore naturalistico e paesaggistico da non trattare come entità isolate ma con particolare attenzione alle relazioni tra di esse ed ai margini, nonché al contesto in cui si trovano.

Per il paesaggio di interesse storico, gli obiettivi del P.A.T.I. sono relativi alla tutela, al recupero e alla valorizzaione di:

f. edifici di valore storico-architettonico, culturale e testimoniale, Ville Venete, contesti figurativi, ecc.;
g. centri storici di pregio e di particolare rilievo;
h. parchi, giardini monumentali di interesse storico-architettonico;
i. documenti della civiltà industriale;
j. grandi percorsi extraurbani e itinerari di interesse storico-ambientale;
k. sistemazioni agrarie tradizionali delle praterie del Brenta, zone e beni archeologici, musei etnografici;
l. manufatti di archeologia industriale.

Tema 5: servizi a scala territoriale
Obiettivi:

a. individuazione delle parti del territorio ad elevata specializzazione funzionale, con concentrazione di una o più funzioni strategiche, o di servizi ad alta specificazione economica, scientifica, culturale, sportiva, ricreativa e della mobilità, definite "Poli Funzionali";
b. ricognizione dei Poli Funzionali esistenti da consolidare, ampliare e riqualificare;
c. individuazione degli eventuali ambiti preferenziali idonei per la localizzazione dei nuovi Poli funzionali;
d. definizione dei criteri per l'individuazione delle caratteristiche morfologiche dei Poli Funzionali di nuova previsione;
e. individuazione degli interventi di trasformazione e qualificazione funzionale, urbanistica ed edilizia dei Poli esistenti.

Tema 6: settore turistico - ricettivo
Obiettivi:

a. valutazione della consistenza e dell'assetto delle attività esistenti e promozione dell'evoluzione delle attività turistiche;
b. individuazione di aree e strutture idonee vocate al turismo di visitazione, all'agriturismo, all'attività sportiva;
c. studio sulla dotazione di servizi e rafforzamento delle attrezzature esistenti, secondo modelli culturalmente avanzati (Piano dei Servizi);
d. previsione dell'estensione della rete dei percorsi ciclabili di interesse intercomunale (Piano Provinciale delle Piste Ciclabili);
e. promozione e regolamentazione della navigabilità dei corsi d'acqua di rilievo provinciale inserendoli nei circuiti turistici principali (studio provinciale della "carta nautica");
f. definizione disciplinare di particolari siti e strade panoramiche e previsione di nuovi percorsi per la scoperta e la valorizzazione delle ricchezze naturali e storiche del territorio;
g. recupero e salvaguardia dei prodotti tipici locali, promozione dei vari settori agro-alimentari.

Tema 7: sistema relazionale, infrastrutturale e della mobilità di interesse sovracomunale
Gli obiettivi del P.A.T.I. sono di raccordo con la pianificazione di settore sovraordinata, provvedendo alla:

a. definizione della rete di infrastrutture e di servizi per la mobilità di maggiore rilevanza;
b. definizione della opere necessarie per assicurarne la sostenibilità ambientale e paesaggistica e la funzionalità rispetto al sistema insediativo ed al sistema produttivo individuando, ove necessario, fasce di ambientazione al fine di mitigare o compensare gli impatti sul territorio circostante e sull'ambiente;
c. definizione della dotazione di standard e servizi alla viabilità sovracomunale;
d. definizione del sistema della viabilità, della mobilità ciclabile e pedonale di livello sovracomunale (ex ferrovia Ostiglia);
e. individuazione dei criteri relativi agli impianti di telefonia;
f. individuazione di politiche per la diffusione delle innovazioni tecnologiche.

Tema 8: attività produttive
Obiettivi:

a. valutare la consistenza e l'assetto del settore secondario e terziario, definendo le opportunità di sviluppo - anche in relazione all'impiego di risorse naturali nei processi produttivi - in coerenza con il principio dello "sviluppo sostenibile";
b. individuare le parti del territorio caratterizzate dalla concentrazione di attività economiche, commerciali e produttive;
c. definire l'assetto fisico funzionale degli ambiti specializzati per le attività produttive di rilievo sovracomunale, da confermare e/o potenziare (caratterizzati da effetti sociali, territoriali, ambientali, relazionati con altri comprensori produttivi di livello provinciale, regionale, interregionale);
d. individuare, nelle more dei criteri dettati dal P.T.R.C. ed in coerenza con i contenuti del P.T.C.P., gli ambiti preferenziali idonei alla pianificazione dei nuovi insediamenti produttivi, commerciali e direzionali di rango intercomunale, con riferimento alle caratteristiche locali ed alle previsioni infrastrutturali a scala territoriale, indicando i criteri applicativi della "perequazione territoriale";
e. definire, in coerenza con il P.T.C.P.:

  1. gli ambiti preferenziali di localizzazione delle medie e grandi strutture di vendita configurabili quale bacino di utenza degli ambiti di programmazione regionale, sulla base della superficie complessiva assegnata dalla L.R. 15/2004;
  2. le aree idonee da destinare alla logistica e alla direzione, organizzazione e promozione delle attività di interscambio di tipo commerciale;
  3. i poli per l'innovazione tecnologica e per i servizi alle imprese destinate ad attrarre, Concentrare e potenziare attività ad alto grado innovativo;
  4. gli specifici indirizzi e prescrizioni per la valorizzazione dei distretti produttivi (L.R. 8/2003), precisando gli standard di qualità dei servizi che si intendono perseguire per ottimizzare il rapporto tra attività di produzione, servizi tecnologici, qualità ambientale, qualità del luogo di lavoro, sistema relazionale infrastrutturale e della mobilità (viabilità);
  5. precisa gli standard di qualità dei servizi che si intendono perseguire per ottimizzare il rapporto tra attività di produzione, servizi tecnologici, qualità dell'ambiente e del luogo di lavoro, anche sulla base delle linee guida provinciali per la progettazione ambientale delle aree destinate a insediamenti produttivi.

Tema 9: sviluppo e promozione delle fonti di energia rinnovabile
Obiettivi:

Recepimento e approfondimento delle linee guida progettuali e costruttive elaborate dalla Provincia attraverso una politica di:

  1. pianificazione e gestione più ecologica del territorio;
  2. integrazione delle tematiche ambientali nelle proprie programmazioni al fine di ridurre i consumi di energia nel settore edilizio, terziario e industriale;
  3. promozione dell'applicazione di tecnologie costruttive sostenibili;
  4. promozione della certificazione energetica degli edifici;
  5. partecipazione dei cittadini a modifiche comportamentali a favore dell'ambiente.

IL PERCORSO DI REDAZIONE DEL PATI

Il percorso di redazione del P.A.T.I. è articolato nelle seguenti fasi:

1a fase - Approvazione del Documento Preliminare e dell'Accordo di Pianificazione da parte:

a) dei Comuni di Campodoro, Carmignano di Brenta, Curtarolo, Gazzo, Grantorto, Piazzola sul Brenta, San Giorgio in Bosco, Villafranca Padovana, quali Enti competenti al governo del territorio e alla gestione della pianificazione comunale;
b) della Provincia di Padova, quale Ente di coordinamento del Piano;
c) della Regione Veneto quale Ente competente all'approvazione del Piano.

L'elaborazione del P.A.T.I. ha avuto inizio con la predisposizione e la condivisione con i Comuni dell'ambito Medio Brenta e la Provincia di Padova, con funzioni di coordinamento, del "Documento Preliminare" contenente, in particolare, gli obiettivi generali del P.A.T.I. e le scelte strategiche di assetto del territorio, per i temi pertinenziali, anche in relazione alle previsioni degli strumenti di pianificazione di livello sovraordinato (P.T.R.C. e P.T.C.P.).

2a fase - Compilazione del Quadro Conoscitivo e confronto con Enti / Amministrazioni / Associazioni economiche e sociali (concertazione)
A seguito della sottoscrizione dell'Accordo di Pianificazione, si è proceduto ad una approfondita analisi dello stato di fatto, finalizzata alla formazione del "Quadro Conoscitivo" con le relative basi informative contenenti dati e informazioni finalizzati alla conoscenza sistematica degli aspetti fisici e socio-economici del territorio, della pianificazione territoriale e della programmazione locale.
Contestualmente all'attività di formazione del Quadro Conoscitivo è stato avviato il confronto e la concertazione con gli altri Enti pubblici territoriali e Amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti.
I Comuni dell'ambito Medio Brenta hanno altresì assicurato il confronto con le Associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico, invitando tutti a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche, relativamente ai temi del P.A.T.I..
A tale scopo sono stati organizzati n° 2 incontri plenari, oltre a numerosi incontri specifici con i gestori dei servizi pubblici e di uso pubblico.

3a fase - Elaborazione del P.A.T.I.
L'elaborazione del P.A.T.I. è stata effettuata tenendo conto:

  • dello stato di fatto, non solo sotto il profilo meramente conoscitivo, ma, soprattutto, quale elemento propedeutico per una corretta programmazione urbanistica strutturale;
  • dei contributi dei rappresentanti tecnico-politici dei comuni del Medio Brenta, espressi durante i numerosi incontri;
  • dei contributi pervenuti da parte di Enti e Associazioni tutti verificate e valutati;
  • dell'articolato ed innovativo quadro normativo.

4a fase - Adozione e approvazione del P.A.T.I.
Il P.A.T.I. costituito, per i temi di competenza, dai medesimi elaborati di cui all'art. 13 della L.U.R. è stato adottato dai Comuni del Medio Brenta ed è depositato presso la sede di ciascun Comune a disposizione del pubblico per trenta giorni consecutivi, decorsi i quali chiunque potrà formulare osservazioni entro i successivi trenta.
Trascorsi i termini per la formulazione delle osservazioni viene convocata una "conferenza dei servizi" alla quale partecipano un rappresentante autorizzato da rispettivo organo competente di ciascuno dei comuni partecipanti, un rappresentante della Provincia di Padova ed uno della Regione, che si esprimono sul Piano e sulle osservazioni pervenute.
Qualora si riscontri il consenso unanime dei Comuni, della Provincia e della Regione, il Piano si intende approvato ed è ratificato dalla Giunta Regionale.

PROGETTO DEL PATI

Il progetto del P.A.T.I., per i temi di competenza dello stesso, è nato e si è sviluppato guardando alle previsioni del P.T.C.P. nei vari sistemi territoriali da esso affrontati, attuando gli opportuni approfondimenti attraverso l’analisi dei P.R.G. vigenti e relative varianti generali e parziali in fase di definitiva approvazione.
La sfida del Piano è quella di supportare, attraverso politiche territoriali coordinate, il raggiungimento di un modello di sviluppo capace di promuovere una efficace riorganizzazione del sistema produttivo e di quello commerciale e direzionale, finalizzata al progressivo consolidamento di fulcri insediativi selezionati secondo requisiti di abbattimento degli impatti strutturali e infrastrutturali connessi e al controllo della dispersione degli insediamenti produttivi, sia di singoli manufatti, sia di agglomerati industriali e del relativo appesantimento della domanda infrastrutturale, di preservare le risorse, di tutelare e dare identità e qualità all’ambiente, di offrire servizi di qualità ad imprese e abitanti e di garantire una buona accessibilità, favorendo la qualità architettonica in ogni investimento pubblico e privato, anche con il ricorso, per le opere più significative, al concorso di progettazione.
A tale scopo la normativa del P.A.T.I., in conformità agli articoli 35 e seguenti della L.U.R., introduce sistemi di regole e di incentivi per l’iniziativa privata, affinché anch’essa contribuisca a determinare quella complessità funzionale, spaziale e sociale che costituisce la qualità urbana.
L’altro tema a forte rilevanza “strategica” è rappresentato dal sistema infrastrutturale viario che recepisce i contenuti del Piano Provinciale della Viabilità e del P.T.C.P., definendo in modo condiviso i tracciati a scala più di dettaglio, che rappresentano, per le nuove previsioni, dei “varchi” da lasciare liberi rispetto alle nuove urbanizzazioni.
Il PATI evidenzia, altresì, alcune proposte di miglioramento di alcuni tratti di viabilità provinciale prevedendo nelle intersezioni alcune nuove rotatorie.
La definizione delle politiche di trasformabilità dei suoli, riferite al sistema produttivo, scaturisce direttamente dall’applicazione delle scelte strategiche operate dal P.T.C.P. vigente (art. 31 e seg.), che prevede una limitazione all’espansione di ciascuna zona produttiva comunale a favore dell’eventuale accorpamento delle esigenze di espansione sui poli di rango provinciale esistenti, distinti “da confermare” o “potenziare”.

Inoltre si è tenuto conto dei limiti fisici, delle fragilità del territorio, della tutela dei valori ambientali-culturali e delle scelte politiche che orientano lo sviluppo in base a criteri di sostenibilità, in relazione alle potenzialità e opportunità esistenti.
I limiti fisici dello sviluppo sono inoltre condizionati, oltre a quanto stabilito dall’Art.13 lettera f) della L.R.11/04 (SAU trasformabile), dal dimensionamento del Piano, sempre riferito al solo sistema insediativo produttivo, ricondotto alla nuova entità degli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO).

CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE

L’art. 5 della L.R. 11/2004 prevede, inoltre, la concertazione e la partecipazione con gli altri enti pubblici territoriali e con le altre amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti; prevede inoltre il confronto con le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico, invitandoli a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche individuate dal presente P.A.T.I.
Tale metodo è stato attuato attraverso:

  • le procedure di “copianificazione” per la formazione condivisa e partecipata del Piano urbanistico, finalizzata a migliorare il processo decisionale e la successiva gestione;
  • il riconoscimento della responsabilità diretta dei Comuni relativamente alla “gestione” del proprio territorio per lo sviluppo della comunità locale, da esercitare con la Provincia e la Regione per le funzioni di salvaguardia, coordinamento e sviluppo territoriale;
  • la semplificazione dei procedimenti amministrativi, garantendo trasparenza e partecipazione;
  • la disponibilità del quadro conoscitivo e l’accessibilità al pubblico delle informazioni che lo costituiscono.

Sono stati organizzati dalla Provincia, per conto dei Comuni, n. 2 incontri rispettivamente in data 12.06.2008 (presso il Comune di Grantorto) e 18.06.2008 (presso il Comune di Villafranca Padovana), con Enti Pubblici Territoriali e Gestori dei servizi, e con le Associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi.
Ulteriori specialistici incontri sono stati effettuati in più riprese, sulle proposte progettuali del PATI, con i tre Consorzi di Bonifica, competenti per l’area del Medio Brenta, con vari dipartimenti regionali (agronomico, geologico, Segreteria Regionale alle Infrastrutture e Mobilità Direzione Valutazione Progetti e Investimenti), oltre al Dipartimento di Urbanistica, sempre invitato alle riunioni del P.A.T.I., con i consorzi di competenza, con il Genio Civile, con gli assessorati provinciali della viabilità, mobilità, edilizia scolastica, commercio,ecc..
Obiettivo della fase partecipativa, oltre alla ricerca di un consapevole consenso sui contenuti di un importante strumento strutturale innovativo, quale il P.A.T.I., è stato quello di far emergere eventuali criticità e problemi, nonché di favorire lo scambio di materiali e informazioni.
Le proposte-richieste pervenute, giudicate pertinenti con i temi del P.A.T.I. e ritenute condivisibili, non hanno comunque inciso sui criteri informatori del P.A.T.I..
La conclusione e gli esiti della fase di partecipazione e concertazione ai sensi dell’art. 5 della L.R. 11/2004, sono stati deliberati dalle rispettive Giunte Comunali, che hanno confermato gli obiettivi e le strategie del documento preliminare potendo ritenere gli interventi degli Enti ed Associazioni durante le suddette riunioni, nonché i suddetti documenti scritti pervenuti, quali contributi migliorativi per le modalità di costruzione del Piano.

ELABORAZIONE, ADOZIONE, DEPOSITO E PUBBLICAZIONE DEL PIANO

A seguito della citata procedura di concertazione, si è avviata, in una prima fase, l’attività di elaborazione delle tavole di analisi del territorio, sulla scorta delle quali si sono delineate e cartografate le scelte strategiche derivanti dagli obiettivi indicati nel Documento Preliminare del Piano.
Gli elaborati sono stati predisposti tenendo conto:

  • dello stato di fatto, non solo sotto il profilo meramente conoscitivo, ma, soprattutto, quale elemento propedeutico per una corretta programmazione urbanistica strutturale;
  • dei contributi dei rappresentanti tecnico-politici dei comuni del Medio Brenta, espressi durante i numerosi incontri;
  • dei contributi pervenuti da parte di Enti e Associazioni tutti verificati e valutati;
  • degli obiettivi, finalità e scelte strategiche del P.T.C.P., recependone le direttive, prescrizioni e vincoli.

Gli elaborati costituenti il P.A.T.I. sono stati sottoscritti in data 31.10.08 dai Comuni appartenenti al Medio Brenta, dalla Provincia di Padova e dalla Regione Veneto in qualità di soggetti copianificanti, come da verbale in medesima data completo delle prescrizioni contenute nei citati pareri.
Con Deliberazioni di Consiglio Comunale rispettivamente n. 02 del 11.02.2009, n. 66 del 19.12.2008, n. 1 del 27.01.2009, n. 23 del 18.12.2008, n. 45 del 23.12.2008, n. 08 del 27.01.2009, n. 01 del 27.01.2009, n. 54 del 17.12.2008, i Comuni di Campodoro, Carmignano di Brenta, Curtarolo, Gazzo, Grantorto, Piazzola sul Brenta, San Giorgio in Bosco, Villafranca Padovana hanno adottato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale – PATI del “Medio Brenta”.
Il Piano è stato depositato presso la segreteria di ciascun Comune, della Provincia e della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti delle Regione Veneto e del deposito è stato pubblicato avviso presso ciascun albo pretorio comunale, provinciale e su due quotidiani locali (Mattino e Gazzettino di Padova) e su due quotidiani nazionali (Economia & Lavoro e l’Osservatore Romano).
Inoltre, a seguito dell’adozione, il Piano è stato pubblicato integralmente sul sito web della Provincia “Piani on Line”, strumento di e-democracy utilizzato per le fasi di concertazione/partecipazione del PTCP, dei PATI e dei PAT, per facilitare la consultazione e formulazione delle osservazioni ai Piani.
La procedura di pubblicazione e deposito del P.A.T.I. è regolarmente avvenuta, come si evince dalla documentazione agli atti, e a seguito di essa sono pervenute n 62 osservazioni.

APPROVAZIONE DEL PATI, PUBBLICAZIONE SUL BUR E DEPOSITO FINALE

In data 26.11.2010, la Conferenza di Servizi decisoria, ai sensi dell’art. 15 della L.R. 11/04 e art. 14 comma 2 della L. 241/90 e smi, avendo acquisito il parere della Commissione regionale Vas n. 42 in data 15.07.2010 e il decreto di validazione del Quadro Conoscitivo del Piano n. 117 del 26.11.2010, ha approvato il Piano e le osservazioni pervenute, previa Valutazione Tecnica Provinciale, con il consenso unanime dei Comuni e della Provincia.
A seguito dell’adeguamento degli elaborati del Piano di recepimento delle prescrizioni e precisazioni espresse dalla Conferenza di Servizi decisoria, la Giunta Provinciale, con deliberazione n. 50 del 22.02.2012, ha provveduto alla “ratifica” conseguente all’approvazione.
Tale provvedimento è stato pubblicato sul BUR n. 21 del 16.03.2012 e decorsi 15 gg. dalla sua pubblicazione il Piano si intende efficace.
Il Piano approvato, completo del Rapporto Ambientale, è depositato presso le segreterie dei Comuni ai sensi dell’art. 15 comma 8 della L.R. 11/04 e art. 17 D.Lgs 152/06.
Il Piano, completo del parere della Commissione Regionale VAS e della dichiarazione di sintesi, è consultabile nella versione definitiva, oltre che nel portale della provincia, anche nei singoli portali dei Comuni facenti parte del PATI.

 
 

Elaborati di progetto

Tav. A.1 Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale, scala 1 : 20.000 *
(dimensione file 10.1 MB)

Tav. A.2 Carta delle invarianti, scala 1 : 20.000 *
(dimensione file 6.97 MB)

Tav. A.3 Carta delle fragilità scala, 1 : 20.000 *
(dimensione file 13.2 MB)

Tav. A.4 Carta della trasformabilità scala, 1 : 20.000 *
(dimensione file 12.9 MB)

Tav. A.4.1 Individuazione ATO produttive scala, 1 : 20.000 *
(dimensione file 4.4 MB)

Tav. A.5 Coerenza azioni strategiche - PRG scala, 1 : 20.000 *
(dimensione file 10 MB)

Elab. A.6 Norme Tecniche *
(dimensione file 748 KB)

Elab. A.7 Relazione di progetto *
(dimensione file 513 KB)

Elab. A.8 Relazione tecnica - Rapporto Ambientale (VAS) *
(dimensione file 36.5 MB)

Elab. A.9 Relazione sintetica - (VAS)
(dimensione file 170 KB)

Elab. A.10 Valutazione di compatibilità idraulica con allegati *
(dimensione file 21.6 MB)

Elab. A.11 V.Inc.A
(dimensione file 11.7 MB)

Elab. A.12 Risparmio energetico - Progetto CLIPAD
(dimensione file 1.58 MB)

Elab. A.13 Banca dati - (Quadro Conoscitivo) *
Relazione (per la consultazione integrale del Q.C. rivolgersi al Comune di riferimento)
(dimensione file 681 KB)

* Elaborati adeguati alle prescrizioni approvate con c.d.s. del 26.11.2010

Elaborati di analisi

B. 1 ANALISI URBANISTICA

Tav. B.1.1 Direttrici viabilità, scala 1:100.000
(dimensione file 1.46 MB)

Tav. B.1.2 Interventi di progetto - Sistema viabilità, scala 1: 50.000 *
(dimensione file 717 KB)

Tav. B.1.3 Sistema viabilità - produttivo, scala 1 :20.000
(dimensione file 4.91 MB)

Tav. B.1.4 Uso del suolo programmato - Mosaico dei PRG, scala 1: 20.000
(dimensione file 4.81 MB)

Tav. B.1.5.a Sistema dei servizi e della viabilità: azionistrategiche, scala 1 : 20.000
(dimensione file 4.81 MB)

Tav. B.1.5.b Sistema dei servizi e della viabilità: elencoazioni strategiche, scala 1 : 20.000
(dimensione file 2.20 MB)

Elab. B.1.6 Atlante delle zone produttive

  • B_1_6_ZoneD_Campodoro
    (dimensione file 7.36 MB)
  • B_1_6_ZoneD_Carmignano di Brenta
    (dimensione file 16 MB)
  • B_1_6_ZoneD_Curtarolo
    (dimensione file 17.3 MB)
  • B_1_6_ZoneD_Gazzo
    (dimensione file 6.6 MB)
  • B_1_6_ZoneD_Grantorto
    (dimensione file 33.3 MB)
  • B_1_6_ZoneD_Piazzola sul Brenta
    (dimensione file 10.9 MB)
  • B_1_6_ZoneD_San Giorgio in Bosco
    (dimensione file 15.2 MB)

Elab. B.1.7 Atlante delle attività produttive in zona impropria

  • B_1_7_FuoriZona_Campodoro
    parte 1 (dimensione file 16 MB) - parte 2 (dimensione file 18.5 MB) - parte 3 (dimensione file 18.5 MB) - parte 4 (dimensione file 9.95 MB)
  • B_1_7_FuoriZona_Carmignano di Brenta
    parte 1 (dimensione file 16.5 MB) - parte 2 (dimensione file 18.4 MB) - parte 3 (dimensione file 14.2 MB)
  • B_1_7_FuoriZona_Curtarolo
    parte 1 (dimensione file 16.8 MB) - parte 2 (dimensione file 18 MB) - parte 3 (dimensione file 18.2 MB) - parte 4 (dimensione file 11.9 MB)
  • B_1_7_FuoriZona_Gazzo
    (dimensione file 14.2 MB)
  • B_1_7_FuoriZona_Grantorto
    parte 1 (dimensione file 19.8 MB) - parte 2 (dimensione file 17.8 MB)
  • B_1_7_FuoriZona_Piazzola sul Brenta
    (dimensione file 32.7 MB)
  • B_1_7_FuoriZona_San Giorgio in Bosco
    parte 1 (dimensione file 20.2 MB) - parte 2 (dimensione file 18 MB)

Elab. B.1.8 Atlante dei servizi di interesse comune

  • B_1_8_Servizi_Campodoro
    parte 1 (dimensione file 17.1 MB) - parte 2 (dimensione file 19.3 MB) - parte 3 (dimensione file 13 MB)
  • B_1_8_Servizi_Carmignano di Brenta
    parte 1 (dimensione file 16.4 MB) - parte 2 (dimensione file 18.3 MB) - parte 3 (dimensione file 12.7 MB)
  • B_1_8_Servizi_Curtarolo
    parte 1 (dimensione file 18.5 MB) - parte 2 (dimensione file 19.8 MB) - parte 3 (dimensione file 14.1 MB)
  • B_1_8_Servizi_Gazzo
    (dimensione file 37.4 MB)
  • B_1_8_Servizi_Grantorto
    (dimensione file 33.3 MB)
  • B_1_8_Servizi_Piazzola sul Brenta
    parte 1 (dimensione file 15.4 MB) - parte 2 (dimensione file 15.9 MB) - parte 3 (dimensione file 15.8 MB) - parte 4 (dimensione file 9.39 MB)
  • B_1_8_Servizi_San Giorgio in Bosco
    parte 1 (dimensione file 14.4 MB) - parte 2 (dimensione file 15.3 MB) - parte 3 (dimensione file 15.4 MB) - parte 4 (dimensione file 10.7 MB)

Tav. B.1.9 Superficie Agricola Utilizzata, scala 1 : 20.000
(dimensione file 6.26 MB)

 

B.2 ANALISI GEOLOGICA

Tav. B.2.1 Carta litologica, scala 1 : 20.000
(dimensione file 10.60 MB)

Tav. B.2.2 Carta geomorfologica, scala 1 : 20.000 *
(dimensione file 4.45 MB)

Tav. B.2.3.a Carta idrogeologica - parte A, scala 1 :20.000
(dimensione file 4.25 MB)

Tav. B.2.3.b Carta idrogeologica - parte B , scala 1 :20.000
(dimensione file 5.67 MB)

Tav. B.2.4 Carta del microrilievo (D.T.M.), scala 1 :20.000
(dimensione file 4.30 MB)

Elab. B.2.5 Relazione geologica, geomorfologia edidrogeologica
(dimensione file 828 KB)


B.3 ANALISI AMBIENTALE-PAESAGGISTICA

Tav. B.3.1 Carta dell'assetto ambientale e naturale, scala 1 :20.000 *
(dimensione file 4.87 MB)

Tav. B.3.2 Carta dell'assetto paesaggistico, scala 1 :20.000 *
(dimensione file 5.02 MB)

Tav. B.3.3 Sistema ambientale - metaprogetto, scala 1 :20.000 *
(dimensione file 6.35 MB)

Elab. B.3.4 Relazione specialistica - sistema ambientale e delpaesaggio
(dimensione file 231 KB)

 

B.4 ANALISI STORICO-AMBIENTALE

Tav. B.4.1 Sistema storico-monumentale insediativo e delpaesaggio, scala 1 : 20.000
(dimensione file 4.76 MB)

Elab. B.4.2 Atlante dei contesti figurativi dei complessimonumentali
(dimensione file 3.61 MB)

Elab. B.4.3 Atlante delle pertinenze scoperte da tutelare*
(dimensione file 16.6 MB)

Elab. B.4.4 Repertorio dei decreti di vincolo monumentale

Copertina documento
Per la consultazione della presente documentazione si prega di rivolgersi alComune di riferimento.

Elab. B.4.5 Relazione specialistica - sistema benistorico-culturali
(dimensione file 171 KB)

B.5 Analisi della zonizzazione

Elab. B.5.1 Analisi della zonizzazione
(dimensione file 3.19 MB)

* Elaborati adeguati alle prescrizioni approvate con c.d.s. del26.11.2010