La pianificazione intercomunale coordinata dalla Provincia di Padova

immagine piccola patiSecondo quanto previsto dalla Legge Urbanistica regionale, la Provincia di Padova ha avviato, nel 2005, la redazione del proprio strumento di pianificazione urbanistica, il P.T.C.P. (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). Asse portante del progetto è stata la rilevanza data alle forme associative di Comuni, focalizzati insieme sulla redazione di Piani strategici intercomunali (i P.A.T.I.).


Le scelte progettuali del Piano provinciale, volutamente sintetiche, sono quindi state il cardine per la redazione dei P.A.T.I. nei quali l’Amministrazione Provinciale ha investito notevoli risorse sia finanziarie, sia tecniche, costituendo uno staff di alto livello formato da tecnici appartenenti alla Provincia, ai Comuni e a Studi professionali. Il principale risultato conseguito, oltre alla redazione dei Piani, è stato quello di aver costituito un vero e proprio “sistema Padova” nel quale i Comuni, la Provincia e la Regione, insieme, hanno pianificato il proprio territorio. Tale esperienza è considerata, da più parti, come esperienza estremamente significativa nel contesto nazionale.

 

Un progetto condiviso con i Comuni

Il 31 luglio del 2006 la Provincia di Padova si è dotata del proprio strumento di pianificazione territoriale, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – P.T.C.P. in coerenza con la legge regionale 23 Aprile 2004 n. 11, nonché alla nuova programmazione comunitaria per il periodo 2007/2013.
Parallelamente ed in modo complementare al P.T.C.P., la Provincia di Padova ha elaborato il “Piano Strategico Territoriale” (P.S.T.), documento programmatico di lungo periodo che definisce le linee strategiche di azione dell’Amministrazione Provinciale.
 

Successivamente, la Provincia ha promosso la definizione di accordi di pianificazione con i Comuni e la Regione Veneto, finalizzati a favorire l’elaborazione e la gestione in forma associata tra Comuni degli strumenti di pianificazione urbanistica (il P.A.T.I., ossia il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale), individuando obiettivi di rilevanza strategica intercomunale, nella consapevolezza della necessità di una maggiore integrazione territoriale delle politiche di governo del territorio e la conseguente ricerca di coerenza delle scelte su una più vasta scala di riferimento.

In questa operazione la Provincia di Padova ha inteso svolgere il proprio ruolo di coordinamento territoriale nei confronti dei Comuni e di intermediazione con la Regione, mettendo a disposizione risorse, conoscenze e competenze professionali specialistiche attraverso  le quali realizzare la pianificazione territoriale.

I temi affrontati

La pianificazione di area vasta avviata con i P.A.T.I. ha affrontando i seguenti tematismi:
a) Il sistema naturalistico – ambientale
b) la difesa del suolo
c) il paesaggio rurale
d) il sistema storico – culturale
e) il sistema turistico – ricettivo
f) il sistema relazionale – infrastrutturale e della mobilità
g) il sistema insediativo – produttivo
h) i servizi a scala territoriale
i) la promozione delle fonti rinnovabili di energia.

Mappa PATI

Gli ambiti territoriali

1. COMUNITA’ METROPOLITANA DI PADOVA
2. CAMPOSAMPIERESE
3. ALTA PADOVANA *
4. MEDIO BRENTA
5. COLLI EUGANEI
6. MONTAGNANESE
7. ESTENSE
8. MONSELICENSE
9. CONSELVANO
10. SACCISICA
11. TRA BRENTA E BACCHIGLIONE *

* PATI in copianificazione con la sola Regione

 

Gli Uffici di Piano dei P.A.T.I.

La logica cooperativa per il governo del territorio, ha spinto la Provincia di Padova ad organizzare gli Uffici di Piano dei P.A.T.I., luoghi di discussione politica e tecnica sulle problematiche di redazione dei Piani intercomunali.
L’Ufficio di Piano, normalmente istituito presso i Comuni capo mandamento, è divenuto la sede degli incontri periodici ai quali hanno partecipato gli Specialisti, i Tecnici e gli Amministratori che hanno contribuito a redigere il P.A.T.I.
Inoltre, con la consulenza continua dei tecnici che hanno redatto il Piano Provinciale, è stata assicurata la coerenza e l’armonizzazione tra i Piani.

Le funzioni degli Uffici di Piano

1) supporto tecnico/amministrativo  ai tecnici urbanisti e specialisti  incaricati, nel coordinamento dei Comuni del proprio ambito di riferimento  nelle varie  fasi di  elaborazione del Piano e della concertazione;
2) convocazione del tavolo tecnico-politico  sulla scorta delle indicazioni del tecnico progettista urbanista, redigendo  e inviando i verbali degli incontri;
3) divulgazione di informazioni ai cittadini nella gestione  operativa dello strumento intercomunale;
4) tenuta del registro di contabilità delle aree produttive (zone D) in espansione di ciascun Comune, al fine del rispetto dei limiti posti dall’art. 31 del P.T.C.P.

La tecnologia a supporto della redazione dei Piani

I nuovi piani urbanistici della Regione del Veneto sono basati sulla implementazione di Quadri Conoscitivi di dati omogenei, la cui struttura formale è definita negli “Atti di Indirizzo” regionali.
Il nuovo approccio di redazione dei Piani, non è più finalizzato semplicemente alla produzione di un elaborato grafico cartaceo, ma è mirato alla costituzione di sistemi di dati territoriali affidabili (e in prospettiva certificati) sui quali basare la pianificazione di ogni livello.
L’importanza della corretta gestione di tali dati, ha spinto la Provincia a sostenere l’iniziativa di avvio e supporto di Sistemi Informativi Territoriali intercomunali a livello di P.A.T.I., coordinati dall’Osservatorio  Urbanistico Provinciale.