Contenuti del Piano

< P.A.T.I. DELLA SACCISICA

Tematismi e struttura del P.A.T.I.

Il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale della Saccisica (in sigla PATI della Saccisica) rappresenta il nuovo strumento di pianificazione strutturale del territorio dei Comuni di Polverara, Sant’Angelo di Piove di Sacco e Legnaro (quest’ultimo condivide con il PATI della Saccisica alcuni obiettivi, pur esercitando l’azione pianificatoria, a livello intercomunale, nell’ambito territoriale di appartenenza del P.A.T.I. della Comunità Metropolitana), redatto alla luce delle disposizioni normative contenute nella nuova Legge Urbanistica Regionale n. 11 del 23 Aprile 2004.
L’elaborazione del P.A.T.I. ha avuto inizio con la predisposizione e la condivisione, con i Comuni sopracitati, la Provincia di Padova – con funzioni di coordinamento – e la Regione Veneto, dapprima di uno “schema” di Documento Preliminare, approvato da tutte le Giunte Comunali e Provinciali, poi confermato nel successivo “Documento Preliminare” contenente, in particolare,gli obiettivi generali del P.A.T.I. e le scelte strategiche di assetto del territorio, per i temi pertinenziali, anche in relazione alle previsioni degli strumenti di pianificazione di livello sovraordinato (P.T.R.C. e P.T.C.P.).
Il Documento Preliminare è stato approvato dalle rispettive Giunte Comunali edalla Giunta Provinciale, e l’Accordo di Pianificazione sottoscritto in data 30.06.2008.
Il Documento Preliminare, approvato da tutti i Comuni aderenti al PATI della Saccisica, individua i seguenti tematismi, che sono stati analizzati ed affrontati puntualmente in sede di progetto:

Tema 1 – SISTEMA AMBIENTALE: tutela delle risorse naturalistiche e ambientali – integrità del paesaggio naturale
Obiettivi:

  • individuazione e disciplina delle aree di valore naturale e ambientale;
  • definizione degli obiettivi generali di valorizzazione in coerenza con le indicazioni della pianificazione sovraordinata, in particolare:

    • tutela e miglioramento delle reti ecologiche;
    • tutela del paesaggio fluviale;
    • salvaguardia dei corsi d’acqua e connessione reciproca e con gli altri elementi ambientali di interesse ecologico (reti ecologiche) e delle aree umide;
    • gestione delle emergenze naturalistiche di carattere idrogeologico e geomorfologico;
    • tutela delle aree di valore naturalistico e mantenimento delle biodiversita;
    • salvaguardia delle emergenze culturali;
    • tutela delle aree con formazioni vegetali rilevanti, portatori di valori ecologici.
  • individuazione delle possibili fonti di inquinamento o alterazione delle falde acquifere.

Tema 2 – DIFESA DEL SUOLO: localizzazione e vulnerabilità delle risorse naturali – disciplina generale per la loro salvaguardia
Obiettivi:

  • definizione delle aree a maggiore rischio di dissesto idrogeologico e delle aree esondabili;
  • individuazione degli interventi di miglioramento e riequilibrio ambientale da prevedere;
  • definizione di indirizzi e prescrizioni generali per gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico nelle aree urbanizzate o da urbanizzare.

Tema 3a – PAESAGGIO AGRARIO
Obiettivi:

  • individuazione di aree con tipologie di paesaggio rurale prevalente;
  • aree con sistemi ed elementi ambientali di valore naturalistico e paesaggistico da non trattare come entità isolate ma con particolare attenzione alle relazioni tra di esse ed ai margini, nonchè al contesto in cui si trovano;
  • aree ad elevata conservazione territoriale intese come aree coincidenti con igrandi patrimoni fondiari monastici storici.

Tema 3b – PAESAGGIO INTERESSE STORICO
Obiettivi

il P.A.T.I. stabilisce indirizzi, direttive e prescrizioni in merito a:

  • centri storici di pregio;
  • grandi edifici monastici;
  • centri di spiritualità;
  • giardini monumentali;
  • ville venete;
  • grandi percorsi con valore storico-monumentale;
  • corsi d’acqua navigabili;
  • aree ad elevato tasso di monumentalità;
  • musei etnografici.

Gli strumenti di pianificazione dovranno essere adeguati ai “Piani Paesaggistici” previsti dal D. Lgs. n. 42/2004, che definiscono le trasformazioni, le azioni di recupero e di riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposte a tutela, nonchè gli interventi di valorizzazione del paesaggio, anche in relazione alle prospettive di sviluppo sostenibile; le previsioni di tali piani sono automaticamente prevalenti rispetto alle disposizioni dei Piani urbanistici e territoriali

Tema 4 – SERVIZI A SCALA TERRITORIALE
Obiettivi:

  • individuazione delle parti del territorio ad elevata specializzazione funzionale, con concentrazione di una o più funzioni strategiche, o di servizi ad alta specificazione economica, scientifica, culturale, sportiva, ricreativa e della mobilita, definite “Poli Funzionali”;
  • ricognizione dei Poli Funzionali esistenti da consolidare, ampliare e riqualificare;
  • individuazione degli eventuali ambiti preferenziali idonei per la localizzazione dei nuovi Poli funzionali;
  • definizione dei criteri per l’individuazione delle caratteristiche morfologiche dei Poli Funzionali di nuova previsione;
  • individuazione degli interventi di trasformazione e qualificazione funzionale, urbanistica ed edilizia dei Poli esistenti.

Tema 5 – SETTORE TURISTICO RICETTIVO
Obiettivi:

  • valutazione della consistenza e dell’assetto delle attività esistenti e promozione dell’evoluzione delle attività turistiche;
  • individuazione di aree e strutture idonee vocate al turismo di visitazione, all’agriturismo, all’attività sportiva;
  • studio sulla dotazione di servizi e rafforzamento delle attrezzature esistenti, secondo modelli culturalmente avanzati (Piano dei Servizi);
  • previsione dell’estensione della rete dei percorsi ciclabili di interesse intercomunale (Piano Provinciale delle Piste Ciclabili);
  • promozione e regolamentazione della navigabilità dei corsi d’acqua di rilievo provinciale inserendoli nei circuiti turistici principali (studio provinciale della “carta nautica”);
  • definizione disciplinare di particolari siti e strade panoramiche e previsione di nuovi percorsi per la scoperta e la valorizzazione delle ricchezze naturali e storiche del territorio;
  • recupero e salvaguardia dei prodotti tipici locali, promozione dei vari settori agroalimentari;
  • individuazione di strutture necessarie allo sviluppo turistico-alberghiero legate anche alla “città dello sport della Saccisica”;

Tema 6 – SISTEMA RELAZIONALE, INFRASTRUTTURALE E DELLA MOBILITA’
Obiettivi

il P.A.T.I. si raccorda con la pianificazione di settore sovraordinata, provvedendo alla:

  • definizione della rete di infrastrutture e di servizi per la mobilità di maggiore rilevanza;
  • definizione delle opere necessarie per assicurarne la sostenibilità ambientale e paesaggistica e la funzionalità rispetto al sistema insediativo ed al sistema produttivo individuando, ove necessario, fasce di ambientazione al fine di mitigare o compensare gli impatti sul territorio circostante e sull’ambiente;
  • definizione della dotazione di standard e servizi alla viabilità sovracomunale;
  • definizione del sistema della viabilità, della mobilita ciclabile e pedonaledi livello sovracomunale.

Tema 7 – ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Obiettivi

Il P.A.T.I.:

  • effettua la ricognizione, valutando la consistenza e l’assetto del settore secondario e terziario, definendo le opportunità di sviluppo – anche in relazione all’impiego di risorse naturali nei processi produttivi – in coerenza con il principio dello “sviluppo sostenibile”;
  • individua le parti del territorio caratterizzate dalla concentrazione di attività economiche, commerciali e produttive;
  • definisce l’assetto fisico funzionale degli ambiti specializzati per le attività produttive di rilievo sovracomunale, da confermare e/o potenziare(caratterizzati da effetti sociali, territoriali, ambientali, relazionati con altri comprensori produttivi di livello provinciale, regionale, interregionale);
  • individua, in attesa dei criteri dettati dal P.T.R.C. e in coerenza con i contenuti del P.T.C.P., gli ambiti preferenziali idonei alla pianificazione dei nuovi insediamenti produttivi, commerciali e direzionali di rango intercomunale, con riferimento alle caratteristiche locali ed alle previsioni infrastrutturali a scala territoriale, individuando i criteri applicativi della “perequazione territoriale”;
  • individua le aree produttive di rilievo comunale ed analizza il sistema produttivo individuando l’estensione delle aree urbanizzate, edificate, sature, inedificate, ecc.;
  • definisce, in coerenza con il P.T.C.P.:

    • gli ambiti preferenziali di localizzazione delle medie e grandi strutture di vendita configurabili quale bacino di utenza degli ambiti di programmazione regionale, sulla base della superficie complessiva assegnata dalla L.R. 15/2004;
    • le aree idonee da destinare alla logistica e alla direzione, organizzazione e promozione delle attività di interscambio di tipo commerciale;
    • i poli per l’innovazione tecnologica e per i servizi alle imprese destinate ad attrarre, concentrare e potenziare attività ad alto grado innovativo;
    • gli specifici indirizzi e prescrizioni per la valorizzazione dei distretti produttivi (L.R. 8/2003), precisando gli standard di qualità dei servizi che si intendono perseguire per ottimizzare il rapporto tra attività di produzione, servizi tecnologici, qualità ambientale, qualità del luogo di lavoro, sistema relazionale infrastrutturale e della mobilità (viabilità);
    • precisa gli standard di qualità dei servizi che si intendono perseguire per ottimizzare il rapporto tra attività di produzione, servizi tecnologici, qualità dell’ambiente e del luogo di lavoro, anche sulla base delle linee guida provinciali per la progettazione ambientale delle aree destinate a insediamenti produttivi.

Tema 8 – SVILUPPO E PROMOZIONE DELLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE
Obiettivi:

  • recepimento e approfondimento delle linee guida progettuali e costruttive elaborate dalla Provincia attraverso una politica di:

    • pianificazione e gestione più ecologica del territorio;
    • integrazione delle tematiche ambientali nelle proprie programmazioni al fine di ridurre i consumi di energia nel settore edilizio, terziario e industriale;
    • promozione dell’applicazione di tecnologie costruttive sostenibili;
    • promozione della certificazione energetica degli edifici;
    • partecipazione dei cittadini a modifiche comportamentali a favore dell’ambiente.

Il percorso di redazione del P.A.T.I.

Il percorso che ha portato alla redazione del P.A.T.I. della Saccisica e strutturato su quattro componenti principali tra loro sempre interconnesse e sinergiche:

  • la costruzione del Quadro Conoscitivo;
  • il rapporto ambientale e la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.);
  • il processo partecipativo e la concertazione;
  • la cartografia di progetto e le relative norme tecniche.

Tale percorso è stato costruito sviluppando una approfondita conoscenza dello stato dei luoghi, in tutte le sue componenti e nelle loro reciproche interrelazioni, con un metodo di analisi spiccatamente interdisciplinare e con l’attivazione di un Sistema Informativo Territoriale che raccoglie sia il quadro conoscitivo che le tavole progettuali.
Con il P.A.T.I., elaborato mediante l’uso di applicazioni informatiche di tipo GIS, utilizzando esclusivamente la base della Carta Tecnica Regionale Numerica(C.T.R.N.), i Comuni della Saccisica hanno inteso operare precise scelte strutturali di natura strategica di sviluppo del territorio, in merito ai temi produttivi e infrastrutturali, nonche in merito alla definizione delle “invarianti” di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica, in coerenza e conformità congli obiettivi e gli indirizzi contenuti nella pianificazione di livello superiore (P.T.R.C. e P.T.C.P.) e nel documento preliminare del P.A.T.I..
In questo quadro le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio del P.A.T.I. della Saccisica, si ispirano, coerentemente con le scelte progettuali del P.T.C.P. adottato, ai seguenti principi che ne costituiscono il quadro di riferimento:

  • “sostenibilità”, probabilmente la richiesta che in questi ultimi anni ha provocato e provocherà in prospettiva, le più grandi modificazioni nella prassi del processo edilizio e le più sensibili trasformazioni nel campo dei componenti, modi di progettare e metodi costruttivi; sostenibilità intesa come attenzione particolare alle risorse fisiche, ambientali, energetiche e tecnologiche ripensando i processi pianificatori e costruttivi in modo che questi provochino il minor impatto possibile sull’ambiente;
  • “sussidiarietà, adeguatezza ed efficienza”, mediante:

    • b1 – garanzia di trasparenza e partecipazione;
    • b2 – l’adozione di un sistema informativo territoriale unificato ed accessibile, al fine di disporre di elementi conoscitivi raffrontabili;
    • b3 – coinvolgimento delle rappresentanze economico sociali e delle associazioni a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche individuate dal P.A.T.I.;
  • “copianificazione” che influenza il carattere processuale della pianificazione e la natura cooperativa e consensuale delle relazioni con la pianificazione sovracomunale;
  • “perequazione urbanistica”, che persegue l’equa distribuzione dei diritti edificatori tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, contemperando un giusto equilibrio tra l’interesse pubblico e quello privato; questa è legata al livello d’intervento “Comunale” e viene assunta a parametro di “correttezza” nelle scelte incisive del pianificatore sul diritto di proprietà dei suoli, con tutta la tematica dei vincoli urbanistici (“indifferenza” della proprietà rispetto alle scelte pianificatorie), nonchè a parametro della “congruità” delle indennità di espropriazione (“eguaglianza”tra i proprietari espropriati e quelli non espropriati);
  • “perequazione territoriale e ambientale”, che perseguono l’equa ripartizione tra i comuni dei vantaggi dell’insediamento di attività e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle infrastrutture di interesse generale; sono legata al livello d’intervento “intercomunale” ed hanno lo scopo di rendere”indifferente”, per quanto riguarda gli effetti sulla finanza dei comuni, la localizzazione degli insediamenti stessi in determinati comuni piuttosto che in altri e, in particolare, di evitare le sperequazioni derivanti dalla tendenziale concentrazione dei nuovi insediamenti produttivi, commerciali e terziari negli ambiti specializzati per attività produttive di rilievo sovracomunale specificatamente previsti dal P.T.C.P..
  • “compensazione e credito edilizio”, come ipotesi privilegiate per l’indennizzo di vincoli espropriativi e per favorire interventi di riqualificazione ambientale ed urbana;
  • “qualità architettonica”, intesa come esito di un coerente sviluppo progettuale che recepisca le esigenze di carattere funzionale (comfort, flessibilità, fruibilità, sicurezza, durata) ed estetico posto a base della progettazione e della realizzazione delle opere e che garantisca il loro armonico inserimento nel paesaggio e nell’ambiente circostante.

Il progetto del P.A.T.I.

Il progetto del P.A.T.I., per i temi di competenza dello stesso, è nato e si e sviluppato, a partire dall’analisi di attuazione dei P.R.G. vigenti e relative varianti parziali e generali in fase di definitiva approvazione, tenuto conto che ai sensi dell’art. 48, comma 5 della L.R. 11/04, a seguito dell’approvazione del P.A.T.I. i P.R.G. vigenti acquistano il valore e l’efficacia dei P.I. per le sole parti compatibili con il P.A.T.I., nella logica dei più generali indirizzi della nuova legge urbanistica regionale e della pianificazione sovraordinata (P.T.R.C. e P.T.C.P.).
La sfida del Piano è quella di supportare, attraverso politiche territoriali coordinate, il raggiungimento di un modello di sviluppo capace di promuovere una efficace riorganizzazione del sistema produttivo e di quello commerciale e direzionale, finalizzata al progressivo consolidamento di fulcri insediativi selezionati secondo requisiti di abbattimento degli impatti strutturali e infrastrutturali connessi e al controllo della dispersione degli insediamenti produttivi, sia di singoli manufatti che di agglomerati industriali e del relativo appesantimento della domanda infrastrutturale, di preservare le risorse, di tutelare e dare identità e qualità all’ambiente, di offrire servizi di qualità ad imprese e abitanti e di garantire una buona accessibilità,favorendo la qualità architettonica in ogni investimento pubblico e privato, anche con il ricorso, per le opere più significative, al concorso di progettazione.
A tale scopo la normativa del P.A.T.I., in conformità agli artt. 35 e seguenti della L.R. 11/04 introduce sistemi di regole e di incentivi per l’iniziativa privata affinchè anch’essa contribuisca a determinare quella complessità funzionale, spaziale e sociale che sola garantisce la qualità urbana.
E’ compito dell’operatore pubblico infatti orientare, attraverso regole edincentivi, i nuovi investimenti privati, non più basati sulla semplice integrazione tra funzioni che incontrano immediata e facile rispondenza sulmercato, accompagnata dalla dotazione di qualche spazio accessorio di valenza collettiva, ma bensì finalizzati alla creazione di elementi di nuova centralità, capaci di dare forma ed identità all’esistente, di garantire una maggiore qualità progettuale e ricchezza funzionale, partendo da una analisi della domanda più attenta ai bisogni della Saccisica.

Concertazione e partecipazione

L’art. 5 della L.R. 11/2004 prevede, inoltre, la concertazione e la partecipazione con gli altri enti pubblici territoriali e con le altre amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti; prevede inoltre il confronto con le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico, invitandoli a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche individuate dal presente P.A.T.I.
Tale metodo è stato attuato attraverso:

  • le procedure di “copianificazione” per la formazione condivisa e partecipata del Piano urbanistico, finalizzata a migliorare il processo decisionale e la successiva gestione;
  • il riconoscimento della responsabilità diretta dei Comuni relativamente alla “gestione” del proprio territorio per lo sviluppo della comunità locale, da esercitare con la Provincia e la Regione per le funzioni di salvaguardia, coordinamento e sviluppo territoriale;
  • la semplificazione dei procedimenti amministrativi, garantendo trasparenza e partecipazione;
  • la disponibilità del quadro conoscitivo e l’accessibilità al pubblico delle informazioni che lo costituiscono.

Gli incontri di confronto e partecipazione in merito al Documento Preliminare, si sono tenuti nelle giornate del 08 luglio 2008 e 11 luglio 2008, rispettivamente presso i Comuni di Polverara e Sant’Angelo di Piove diSacco, con le Associazioni di protezione ambientale, Associazioni economiche e sociali nonché portatrici di rilevanti interessi o interessi diffusi, come da verbale e atti relativi e con gli Enti territoriali, gestori di pubblici servizi e preposti alla cura di interessi pubblici.

Sul Rapporto Ambientale Preliminare è stata espletata, altresì, la procedura di consultazione con le autorità ambientali competenti, acquisendo il parere positivo a condizione della Commissione regionale V.A.S. n° 59 del 12.06.2008.

Obiettivo della fase partecipativa, oltre alla ricerca di un consapevole consenso sui contenuti di un importante strumento strutturale innovativo, quale il P.A.T.I., è stato quello di far emergere eventuali criticità e problemi, nonché di favorire lo scambio di materiali e informazioni.

Le proposte-richieste pervenute, giudicate pertinenti con i temi del P.A.T.I. e ritenute condivisibili, non hanno comunque inciso sui criteri informatori del P.A.T.I..

La conclusione e gli esiti della fase di partecipazione e concertazione ai sensi dell’art. 5 della L.R. 11/2004, sono stati deliberati dalle rispettive Giunte Comunali, che hanno confermato gli obiettivi e le strategie del documento preliminare potendo ritenere gli interventi degli Enti ed Associazioni durante le suddette riunioni, nonché i suddetti documenti scritti pervenuti, quali contributi migliorativi per le modalità di costruzione del Piano.

Elaborazione, adozione, deposito e pubblicazione del Piano

A seguito della citata procedura di concertazione, si è avviata l’attività di elaborazione delle tavole di analisi del territorio, sulla scorta delle quali si sono delineate e cartografate le scelte strategiche derivanti dagli obiettivi indicati nel Documento Preliminare del Piano.

Gli elaborati sono stati predisposti tenendo conto:

  • dello stato di fatto, non solo sotto il profilo meramente conoscitivo, ma, soprattutto, quale elemento propedeutico per una corretta programmazione urbanistica strutturale;
  • dei contributi dei rappresentanti tecnico-politici dei comuni della Saccisica, espressi durante i numerosi incontri;
  • dei contributi pervenuti da parte di Enti e Associazioni tutti verificati e valutati;
  • degli obiettivi, finalità e scelte strategiche del P.T.C.P., recependone le direttive, prescrizioni e vincoli.

Gli elaborati costituenti il P.A.T.I. sono stati sottoscritti in data 31.10.2008 dai Comuni appartenenti alla Saccisica e dalla Provincia di Padova in qualità di soggetti copianificanti, come da verbale in medesima data completo delle prescrizioni contenute nei citati pareri.

Con Deliberazioni di Consiglio Comunale rispettivamente n. 36 del 26.09.2009, n. 39 del 05.11.2009, n. 03 del 07.01.2009, i Comuni di Polverara, Sant’Angelo di Piove di Sacco e Legnaro hanno adottato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale – PATI della “Saccisica”.

Il Piano adottato, quindi, è stato depositato dal 10 dicembre 2009 per 60 gg (30+30) presso la segreteria di ciascun Comune, della Provincia e della Direzione Valutazione Progetti e Investimenti delle Regione Veneto; del deposito è stato pubblicato apposito avviso presso ciascun albo pretorio comunale, su quello Provinciale e su due quotidiani locali (Mattino di Padova e la Nuova Venezia), nonchè sul B.U.R..

Inoltre, a seguito dell’adozione, il Piano è pubblicato integralmente sul sito web della Provincia “Piani on Line”, strumento di e-democracy utilizzato per le fasi di concertazione/partecipazione del P.T.C.P., dei P.A.T.I. e dei P.A.T., per facilitare la consultazione e formulazione delle osservazioni ai Piani, nonché attraverso un link sui siti istituzionali dei Comuni.

Approvazione del P.A.T.I.

La procedura di pubblicazione e deposito del P.A.T.I., anche ai sensi della V.A.S., è regolarmente avvenuta, come si evince dalla documentazione agli atti, e a seguito di essa sono pervenute complessivamente n. 10 osservazioni.

Sul Piano, poi adottato, sono pervenuti i seguenti pareri:

  • Parere del Consorzio di Bonifica Bacchiglione – Brenta, prot. n. 9304 del 02.09.2008;
  • Parere favorevole a condizione espresso dal Genio Civile di Padova in data 03.11.2008 prot. n. 576511, sulla Valutazione di Compatibilità idraulica ai sensi della DGR n. 1322 del 10.05.2006;
  • Parere favorevole a condizione espresso dalla Direzione Geologia in data 30 ottobre 2008 prot. n. 570578/57.02 E 310;
  • Parere del Gruppo di Esperti costituito con D.G.R. n. 1497 del 22.5.2007 relativo alla Valutazione di Incidenza ambientale, espresso con verbale di istruttoria tecnica n. 201 del 27 agosto 2008;
  • Nota relativa alla valutazione preliminare del Quadro Conoscitivo del PATI in data 30.10.2008 prot. n. 572118/57.09.

Inoltre sono pervenuti il parere della Commissione regionale Vas n. 106 del30.10.2012 di cui alla DGRV n. 3262 del 24.10.2006 e smi, e il Decreto regionale di Validazione del Q.C. del Piano n. 80 del 01.10.2012.

Il Piano, attraverso apposita Conferenza di Servizi decisoria svolta in data 15.05.2013, ai sensi dell’art. 15 della L.R. 11/04, previo parere del Comitato Tecnico Provinciale – C.T.P. e della Valutazione Tecnica Provinciale V.T.P. del 10.12.2012, è stato approvato, con prescrizioni, unitamente alle controdeduzioni alle osservazioni pervenute.

Ratifica della Giunta Provinciale

A seguito dell’adeguamento degli elaborati del Piano di recepimento delle prescrizioni e precisazioni espresse dalla Conferenza di Servizi decisoria, la Giunta Provinciale, con deliberazione n. 160 del 25.09.2014, ha provveduto alla “ratifica” conseguente all’approvazione.

Tale provvedimento è stato pubblicato sul BUR n. 100 del 17.10.2014 e decorsi 15 gg. dalla sua pubblicazione il Piano si intende efficace.

Il Piano approvato, completo del Rapporto Ambientale, è depositato presso lesegreterie dei Comuni ai sensi dell’art. 15 comma 8 della L.R. 11/04 eart. 17 D.Lgs 152/06.

Il Piano, completo del parere della Commissione Regionale VAS e della dichiarazione di sintesi, è consultabile nella versione definitiva, oltre che nel portale della provincia, anche nei singoli portali dei Comuni facenti parte del PATI.